La Pizza per eccellenza ad Arezzo

Arezzo è una città antichissima, più vecchia di Alessandria d’Egitto. Circa 100.000 abitanti è conosciuta nel mondo come Città dell’oro, di Guido Monaco inventore della notazione musicale, fu sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa. 

DOVE

Conoscere Arezzo significa scoprire un territorio in grado di offrire un patrimonio naturalistico e artistico molto vasto in un’area straordinariamente concentrata.

Arezzo è una città in cui vibrano antiche tradizioni, un modo per viverle può essere visitarla durante il penultimo sabato di giugno o la prima domenica di settembre, quando Piazza Grande diventa lo scenario della Giostra del Saracino, un torneo cavalleresco di origini medievali. Più frequente è l’appuntamento mensile che vede accendersi la stessa piazza, insieme a gran parte del centro storico, ogni primo week end del mese grazie alla Fiera antiquaria. Un vasto mercato di oggetti spesso sorprendenti in cui armarsi di pazienza e praticare la fine disciplina della trattativa: mercanteggiare il prezzo è un’arte per i “bancherellai” aretini e bisogna adeguarsi.

Camminando per Via de’ Redi, un piccolo vicoletto molto caratteristico, che si interseca con Corso Italia, il cuore della città, meta della classica passeggiata, c’è un locale, dove si sfornano pizze napoletane, ormai rinomato in città, e dove si respira un’aria diversa. Un locale informale, ma pieno di luce, colore, amore e ricco di profumi e odori.

Una famiglia "allargata"

CHI

Il riconoscimento del Gambero Rosso, ottenuto nel 2017 e confermato, rappresenta l’apice del percorso di Pierluigi Police e famiglia. Originario di Mondragone, approda ad Arezzo nel 1995, aprendo il ristorante Masaniello nel 1997, apprezzato per la cucina campana e materie prime di qualità.

Il successo porta all’apertura di Rugantino, un ristorante romano nato dall’esperienza della mamma di Pierluigi. Nel 2000, Rugantino si trasforma in ‘O Scugnizzo, la prima pizzeria al metro di Arezzo, apprezzata per la convivialità e la qualità. Nel 2001, Pierluigi cede Masaniello concentrandosi su ‘O Scugnizzo.

Il 2005 porta una svolta con lo studio della pizza, approfondito in un corso alla Scuola Italiana Pizzaioli. Pierluigi, appassionato di pizza napoletana, propone vari stili, sostenendo la riscoperta dell’impasto. In sala, la moglie Maria e Simona accolgono i clienti, distinguendo ‘O Scugnizzo a livello nazionale.

COSA

Pierluigi ricerca la perfezione nella pizza, ispirato dalla tradizione e dalla sua memoria. Il pomodoro, proveniente dai ricordi d’infanzia, è mantenuto naturale per esaltare il sapore. L’impasto è frutto di costante ricerca, con una struttura glutinica perfetta. Gli ingredienti, come papaccelle campane, capperi di Pantelleria e prodotti Slow Food, sono selezionati personalmente.

Il menu comprende una selezione di pizze a base rossa e bianca che celebrano la tradizione napoletana con un tocco di innovazione. Le pizze iconiche sono la Marinara, classica e senza tempo, e la Margherita pop, che vanta l’aggiunta di mozzarella di bufala, un omaggio alle origini di Pierluigi.

Non manca la Pizza Presidio, un tributo alla ricerca degli ingredienti di qualità e al movimento Slow Food, con salsiccia rossa di Castelpoto , papaccelle, provola e conciato romano. Questa pizza è un’esplosione di sapori che rispecchia l’impegno di ‘O Scugnizzo nella scelta di ingredienti locali e sostenibili.

Le pizze fritte variano dalla classica con ciccioli di maiale nero casertano e salame napoletano alla montanara con pomodoro del piennolo, parmigiano reggiano, olio e basilico. Pierluigi è un appassionato di birre artigianali, con una selezione che ha superato le 200 etichette. Attualmente, la ricerca si concentra su una decina di birre alla spina, con uno spillatore che ha offerto circa 100 birre diverse nel 2018.